
diventi la scelta di quel che ora è un pensiero,
e le facce, le voci e gli abbracci di allora,
trovin' la fede per sorprendermi ancora.
non so più se sia giusto cercar in queste strade,
i pezzi raccolti di una vita che cade.
né se l'accento che sfugge all'orecchio ed al cuore,
sarà mai più intenso di un ostile rumore.
intanto mi perdo in sogni di vite
vissute, in sonni di notti infinite.
finite in albe che sono ancora notti,
a bruciar nella febbre dei sogni interrotti...
a.