
Sta sbiadendo anche questo giorno di festa senza che sia andato più lontano della porta della Wilson House. Ho provato a mescolarmi un po' con i ragazzi che abitano i flat vicini, dopo che Fabio mi aveva invitato a scendere per assaggiare un pezzo della sua pizza, curioso com'era di conoscere il mio parere. Vuole aprirsi un'attività in Spagna e da quando ha saputo che ho lavorato, ed in realtà lavoro ancora adesso, come pizza chef mi chiede opinioni tenendomi aggiornato sui progressi delle mistura che inventa. L'impasto era abbastanza buono, forse un po' duro, ma mi sembra lontano da una forma stabile. Anche i ragazzi non sono male. In qualche maniera alcuni di loro li avevo già incrociati durante la permanenza di gennaio e anche stavolta sono saltate all'occhio le diversità: sono tanto più giovani e vivono in maniera troppo lontana dalla mia. Amano gli eccessi della capitale e la libertà che questa concede a chi vuol lasciarsi andare. E poi si conoscono tutti da mesi ed ormai non sentono il bisogno di impegnarsi per allargare il giro con semiadulti così complicati. Di nuovo mi è sembrato di non avere argomenti da condividere per cui dopo due ore ho tolto il disturbo. Anche Alessio, il roomate pugliese con cui vivevo tre mesi fa, si è velocemente defilato nonostante i miei tentativi di mantenere un contatto. L'ho risentito soltanto quando ha avuto bisogno del phon. Eppure ero convinto di avere una grande intesa. Ci eravamo spesso lanciati in discorsi seri e e confidenze private. Ora non si è nemmeno ricordato del mio compleanno, nonostante facebook si sia premurato di avvertire tutti.
Please to met you
Con gli altri conosciuti sul sito di

Quella che dopo il ritorno in Italia ero convinto fosse la difficoltà minore da affrontare ora sta diventando davvero un nodo da sciogliere. Sto conoscendo davvero tante persone ma forse attraverso una fase di scarsa ricettività. Sono stanco e svogliato. Solo Michele, lo chef in partenza di Biagio, era riuscito ad incuriosirmi davvero tanto. Purtroppo parte e quindi non se ne farà nulla. Ieri sera ce ne siamo andati insieme al Ministry of Sound, discoteca culto londinese. Ci siamo divertiti anche se la musica era troppo pesante per me. Nel Box, la sala più dura i bassi rendevano difficile anche respirare. Sono riuscito comunque a resistere fino alle 4:30 ed al ritorno ho vissuto la prima alba londinese della mia vita, vivendo per qualche istante un timido senso di pace. Nuovamente mi sono addormentato sull'autobus,ma questa volta appena in tempo per scendere alla mia fermata senza freddolosi ritorni a piedi. La settimana prossimaproverò ad organizzarmi per andare al Fabric.
Insieme a me sono scese le due ragazze russe con cui divido in regime d quasi integrale anonimato il flat. Stavolta però erano molto ben disposte e ci siamo allegramente intrattenuti in chiacchiere e pettegolezzi fino alle rispettive stanze. Parlare in inglese con loro facile e naturale. Confermando che ho bisogno di allargare gli orizzonti oltre l'italico idioma. Quindi oggi mi sono messo più seriamente in cerca di una nuova casa. Non so se avrò il coraggio di gettarmi tout court in una casa interrazziale. Conoscendo le mie esigenze di ordine e pulizia temo di soffrire gli altrui concetti di “vivibilità”. Però ho bisogno di nuovi stimoli e tanta gente intorno. Possibilmente anglofona. Sicuramente vitale. Spero di trovare presto qualcosa, ma se penso che a Roma ho impiegato 5 anni per trovare la sistemazione ideale mi vengono i brividi.

Il lavoro sembra procedere bene [crdedo di aver dimenticato di scrivere che alla fine avevo deciso di restare ;)]. Sergio lo chef si sta impegnando per rendermi i “servizi” facili e veloci, inventandosi tutta una serie di procedure più rapide e sistemandomi la cucina in modo che non debba girare troppa vuoto. Con l'avanzare della primavera cominciano ad aumentare i clienti ma tutto è ancora sotto controllo, anche se niente mi toglie di dosso la sensazione che tanto prima combinerò qualche guaio. Non è una scaramanzia patologica, perché non penso di non dover parlare di certi argomenti per non pregiudicarne il buon esito. Non è il caso di nominarli perché sicuramente andranno male e quindi dovrei poi andare un sacco di spiegazione sul perché tante buone premesse sono sfumate. Prova a pensare in maniera diversa,ma solo il tempo e qualche giro buono potranno togliermi questa paura.
Domani si ricomincia.
a.
Nessun commento:
Posta un commento